La scoperta della tomba di Archimede - Versione latino di Cicerone da Clari fontes
La scoperta della tomba di Archimede
Versione di latino di Cicerone LIBRO Clari fontes
Non ego iam cum huius vita, qua taetrius miserius detestabilius escogitare nihil possum, Platonis aut Archytae vitam comparabo, doctorum...
Io non paragonerò la vita di Platone o di Archita, uomini colti e assolutamente sapienti, con la vita di questo (uomo), della quale non potrei pensare nulla di più oscuro, infelice e detestabile: risolleverò invece un umile e semplice uomo dalla polvere e dal suo bastoncino proveniente da quella stessa città.
Archimede, che lì visse (fu) molti anni dopo. io, (quando ero) questore, scoprii il sepolcro di Archimede non conosciuto dai siracusani, visto che dicevano che non esisteva affatto, circondato da tutte le parti e rivestito di cespugli e rovi.
ricordavo infatti alcun senari di poco conto che sapevo che erano stati incisi sulla sua tomba, i quali dicevano che sulla sommità del sepolcro era stata posta una sfera con un cilindro.
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