L'amore del sapere è innato - Cicerone versione latino

l'amore del sapere è innato
versione latino Cicerone

Tantus est igitur innatus in nobis cognitionis amor et scientiae, ut nemo dubitare possit quin ad eas res hominum natura nullo emolumento invitata rapiatur....

É dunque tanto innato in noi l’amore della conoscenza e del sapere, che nessuno può dubitare che l’indole naturale degli uomini sia attratta verso queste cose, senza essere allettata da nessun vantaggio.

Infatti quale ardente desiderio di sapere pensate ci fosse in Archimede che, mentre disegnava con una certa concentrazionenella polvere certe cose, non si accorse nemmeno che la sua città era stata presa Quanto ingegno di Aristosseno vediamo impegnatonella musica?

Con quale zelo riteniamo che Aristofane abbia dedicato la vita alla letteratura? Che cosa dire di Pitagora? Che cosa dovrei dire di Platone o Democrito? Vediamo che da questi uomini a causa del desiderio di imparare sono state visitate le più remote terre. Quelli che non vedono ciò non hanno amato mai niente di grande e degno di conoscenza. E a questo punto, quelli che affermano che quegli studi che ho menzionato vengono coltivati per i piaceri spirituali non valutano che essi si devono ricercare di per se stessi perché gli animi si dilettano senza che sia stato proposto alcun vantaggio pratico e traggono godimento dalla conoscenza stessa, anche se debba far danno

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