Le amicizie di Attico - SO TRADURRE e altro libro VERSIONE LATINO

Le amicizie di attico
Cornelio Nepote versione latino libro So tradurre

Atticus habebat avunculum Quintum Caecilium, equitem Romanum, divitem, hominem difficillimae naturae....

Altra versione da altro libro (diversa)

Atticus habebat avunculum Q. Caecilium, equitem Romanum, divitem, difficillima natura: cuius asperitatem, quam nemo ferre poterat, sic...

Le amicizie di attico
Cornelio Nepote versione latino libro So tradurre

Attico aveva come zio Quinto Cecilio, cavaliere dei Romani, ricco, uomo ma di carattere assai scontroso.

Ebbe così tanto rispetto per la sua durezza che senza offesa conservò benevolenza di quell’uomo che nessuno riusciva a sopportare Per tale motivo raccolse il frutto del sui rispetto. Cecilio, infatti, lo adottò nel testamento e lo nominò erede: da tale eredità ricevette circa dieci milioni di sesterzi.

La sorella di Attico aveva sposato Q. Tullio Cicerone e tale matrimonio lo aveva assecondato M. Cicerone. Con costui aveva grandissima familiarità, fin da quando avevano studiato insieme, molto più' amico anche di Quinto, suo genero, sì che si può sostenere che nell'amicizia vale più' l'affinità di carattere che la parentela.

Era inoltre tanto impegnato nella gestione dello stato che seguì sempre i partiti migliori.

Altra versione da altro libro (diversa)

Atticus habebat avunculum Q. Caecilium, equitem Romanum, divitem, difficillima atura: cuius asperitatem, quam nemo ferre poterat, sic...

Attico aveva come zio materno Quinto Cecilio, un cavaliere romano, uomo ricco, ma di carattere piuttosto scontroso: ebbe tanto rispetto per il suo carattere rude che riuscì a conservarsi fino all'estrema vecchiaia la sua benevolenza senza alcun contrasto, mentre nessuno riusciva a sopportarlo.

Per tale motivo raccolse il frutto della sua benevolenza. . Cecilio, infatti, in punto di morte lo adottò nel testamento e lo nominò erede di tre quarti della sua fortuna: da tale eredità ricevette circa dieci milioni di sesterzi.

La sorella di Attico aveva sposato Q. Tullio Cicerone e tale matrimonio lo aveva ssecondato M. Cicerone, del quale era profondamente amico fin da quando avevano studiato insieme anche molto più amico che di Quinto, sì che si può sostenere che nell'amicizia vale più l'affinità di carattere che la parentela.

. Inoltre era grande amico di Q. Ortensio, che in quel periodo aveva il primato dell'eloquenza, sì che non si poteva capire chi dei due lo amasse di piu', se Cicerone o Ortensio.

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