Un incontro mancato - VERSIONE latino Cicerone

Un incontro mancato
Autore: Cicerone

Brundisio proficiscens scripseram ad te quas ob causas in Epirum non essemus profecti, quod et Achaia prope esset plena audacissimorum inimicorum et exitus difficilis haberet cum inde proficisceremur.

accessit cum Dyrrachi essemus ut duo nuntii adferrentur, unus classe fratrem Epheso Athenas, alter pedibus per Macedoniam venire. itaque illi obviam misimus Athenas ut inde Thessalonicam veniret. ipsi processimus et Thessalonicam a. d. x Kal. Iunias venimus neque de illius itinere quicquam certi habebamus nisi eum ab Epheso ante aliquanto profectum.


Partendo da Brindisi, ti ho accennato ai motivi per i quali non sono andato in Epiro; prima di tutto, la vicinanza dell'Acaia, (terra) piena dei miei nemici più agguerriti, e i valichi montani, aspri e difficili da attraversare. Aggiungi che, arrivando a Brindisi, ho ricevuto due notizie contraddittorie: l'una che mio fratello s'imbarcava da Efeso per Atene; l'altra, ch'egli prendeva la strada di terra per la Macedonia.


Gli ho mandato dunque un espresso ad Atene perché venisse diritto di là a Tessalonica, ed io stesso intanto ho continuato la strada e sono arrivato a Tessalonica, il giorno 23 maggio. Da allora, io so di mio fratello soltanto che egli da qualche giorno ha lasciato Efeso.

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