Una richiesta di grazia a Cesare per Ligario e i suoi due fratelli- Versione di latino di Cicerone dal libro Tandem 2

Una richiesta di grazia a Cesare per Ligario e i suoi due fratelli Versione di latino di Cicerone LIBRO Tandem 2

Ricordo (lett. quale sia stato) come abbia agito nei confronti tuoi e della tua dignità T. Ligario questore urbano.

Ma è poca cosa che io me ne sia ricordato, spero che anche tu, che niente dimentichi tranne le ingiurie, ti ricordi qualcosa riguardo a quella attività di questore di costui. Qui dunque (ma si potrebbe tradurre anche "questo Ligario dunque", ci vorrebbe un accento lungo per sapere se è avverbio o pron. dimostrativo che spesso Cic. usa in funz. aggettivale a fini retorici) adesso supplice ti chiede di salvare suo fratello (la salvezza del fratello).

Nel caso che tu, ricordando il servizio resoti da questo, conceda tale salvezza, restituirai tre fratelli di eccellente qualità non solo a se stessi ma anche allo Stato. (letteralmente: La quale (salvezza), essendoti stato ricordato il servizio resoti da costui, avendo tu concesso a questi entrambi, avrai restituito tre ottimi fratelli non solo a se stessi ma anche allo Stato. )Fa' dunque, adesso nel foro, riguardo a questi fratelli eccellenti e di comprovata qualità, ciò che poc'anzi hai fatto nella Curia riguardo a un uomo nobilissimo e famosissimo.

Come hai concesso quello al Senato così da' questo al popolo, il cui volere hai sempre avuto in grande gonsiderazione (carissimo), Niente e così gradito al popolo (popolare) quanto la bontà, nessuna tra le tue moltissime virtù e più ammirabile o gradita della misericordia.

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