Distruzione di Persepoli

Omnes incaluerant mero: itaque temulenti, ... Graeciae terror, molita mille navium classem et exercitus quibus Europa inundata est.

Tutti si erano infervorati per il vino e così si alzarono ubriachi per incendiare la città che da armati (complemento predicativo del soggetto) avevano risparmiato.

Per primo il re appiccò il fuoco alla reggia e poi dopo di lui i commensali, i servitori e le cortigiane. La reggia era stata costruita con una grande quantità di legno di cedro, la quale espanse largamente l'incendio una volta che era stato appiccato il fuoco e quando l'esercito che si accampava non lontano dalla città si accorse di quello (dell'incendio) ritenendolo causale corse per portare aiuto.

; ma quando si arrivò al vestibolo della reggia, vedono il re stesso che ancora portava delle torce. Gettarono quindi via l'acqua che avevano portato e cominciarono a gettare nell'incendio materiali adatti al fuoco.

Ebbe questa fine la capitale di tutto l'oriente, dalla quale tanti popoli chiedevano leggi, patria di tanti re, unico terrore una volta della Grecia, che aveva preparato un flotta di mille navi ed eserciti dai quali fu inondata l'Europa.

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