Grandezza di Timoteo (Versione latino Nepote)

Autore: Cornelio Nepote (Superni Gradus pag 177 numero 3)
Inizio : "Timotheus, cononis filius, atheniensis, classi praefectus circumvehens peloponnesum, laconicam popolatus..."
Fine : "...Huic in consilium dantur viri duo, usu sapientiaque praestantes, pater et socer. "

Timoteo, figlio di Conone, Ateniese, comandante della flotta, circumnavigando il Peloponneso, dopo aver saccheggiato la Laconia, mise in fuga la loro flotta, ridusse Corcira sotto il potere degli Ateniesi, lui stesso unì come gli alleati gli Epiroti, gli Stamani, i Caoni e tutte quelle popolazioni che si affacciano su quel mare.

Per tale fatto i Lacedemoni desistettero dalla lunga lotta e concessero spontaneamente agli Ateniesi il primato del potere marittimo e stabilirono la pace con queste leggi, affinché gli Ateniesi fossero padroni per mare. E tale vittoria fu di così grande gioia per gli Attici che allora per la prima volta furono fatti gli altari per la Pace ed a quella dea fu dedicato un lettisternio.

Perchè poi rimanesse il ricordo di quella fama, per Timoteo posero pubblicamente una statua nel foro. Quando era ormai in età avanzata ed aveva smesso di esercitare le magistrature, gli Ateniesi cominciarono ad essere incalzati da ogni parte dalla guerra.

Diventa comandante Menestao, figlio di Ificrate, genero di Timoteo, e si decide che parta per la guerra. Gli si affiancano due consiglieri eccellenti per esperienza e intelligenza, il padre e il suocero

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