Il re spartano Agesilao concede una tregua ai Persiani - Versione di latino di Cornelio Nepote

Il re spartano Agesilao concede una tregua ai Persiani Versione latino Cornelio Nepote

Agesilaus simulatque imperii potitus est, persuasit Lacedaemoniis, ut exercitum emitterent in Asiam bellumque regi facerent, docens satius esse in Asia quam in Europa dimicari....

Agesilao, non appena si impossessò del potere, persuase gli Spartani a mandare un esercito in Asia e far guerra al re, spiegando che era meglio che si combattesse in Asia che in Europa.

Infatti si era divulgata la notizia che Artaserse allestiva una flotta e un esercito di fanteria, per mandarli in Grecia. Dato[gli] il consenso, lui agì con tanta velocità che giunse con l'esercito in Asia prima che i satrapi del re sapessero che era partito.

Perciò accadde che egli sorprese tutti impreparati e inconsapevoli. Quando Tissaferne, che in quel tempo aveva il comando supremo fra i prefetti regi, conobbe ciò, chiese una tregua allo Spartano, simulando di impegnarsi, a che ci fosse accordo fra gli Spartani e il re, in verità invece per radunare truppe, e le ottenne in tre mesi. Ciascuno dei due, poi, giurò di mantenere senza inganno la tregua.

Agesilao rimase fedele a questo accordo con somma lealtà, al contrario di ciò Tissaferne non preparò null'altro che la guerra.

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