La corona di Trasibulo (Versione latino Nepote)

Autore: Cornelio Nepote

Thrasybulo pro tantis meritis honoris causa a populo corona data est, facta duabus virgulis oleaginis....

Come premio dei tanti servigi fu data dal popolo a Trasibulo a titolo d'onore una corona fatta con due ramoscelli d'olivo.

Questa, poiché era stata manifestazione dell'amore dei cittadini e non di violenza, non ebbe nessun'invidia e fu per lui (causa) di grande gloria. Dunque opportunamente quell'illustre Pittaco, che è stato annoverato tra i 7 saggi, quando gli abitanti di Mitilene gli davano in dono molte migliaia di iugeri di terreno: "Vi prego, non datemi - disse- ciò che molti mi potrebbero invidiare, parecchi persino potrebbero desiderare ardentemente.

Per questo motivo di questi non voglio accettare di più di 100 iugeri, che rivelino sia la mia moderazione di animo sia la vostra volontà". Infatti i piccoli doni sono soliti essere duraturi, quelli ricchi instabili.

Dunque ripagato con quella corona, Trasbuto non chiese di più né ritenne di essere stato superato in onore da nessuno. Egli in seguito, mentre era comandante di una flotta in Cilicia, , fu ucciso nella tenda dai barbari, dopo che ebbero fatto una sortita fuori dalla città.

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