Modestia di Agesilao (VERSIONE littera litterae)

Modestia di Agesilao
Autore: Cornelio Nepote Littera Litterae
libro littera litterae 2c pag. 334 n° 3
inizio latino: sine dubio post leuctricam pugnam lacedaemonii se numquam refecerunt...
fine latino: functus est maximis honoribus, ... contra ea plurima patientiae atque abstinentiae.

senza dubbio dopo la battaglia di leuttra gli spartani non si risollevarono più e non riacquistarono l'egemonia di prima, ma nel frattempo agesilao giammai desistè di recare aiuto alla patria con tutti i mezzi che potesse.

poiché gli spartani avevano assoluto bisogno di denaro, egli allora andò in soccorso di tutti quelli che si erano ribellati al re; dai quali avuta in dono una grande somma di denaro recò sollievo alla patria.

ed a questo proposito anzitutto egli fu degno di ammirazione, benchè ricchissimi doni erano stati recati a lui dai re, dai dinasti e dalle città, di ciò mai nulla portò a casa sua, nulla mutò della sua vita, nulla mutò del modo di vestire degli spartani.

adempì ai massimi onori, e visse contento in quella stessa casa, nella quale visse euristine, il capostipite dei suoi antenati; colui che vi era entrato, non aveva potuto vedere alcun segno di agiatezza, né di lusso, invece moltissimi di austerità e di frugalità.

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