Morte di Datame - Tantucci laboratorio versione latino Cornelio Nepote

libro Tantucci Laboratorio 2 Pagina 41 Numero 10 e libro IL TANTUCCI PLUS

Datames, vir consilii plenus, Persarum regis adversarius, olim captus est Mithridatis dolo....

Uomo pieno di ingegno, nemico del re di Persia, Datame una volta fu raggirato dall'astuzia di Mitridate, Costui, il quale aveva promesso al re che lo avrebbe ucciso, fece amicizia con Datame, affinché in lui non nascesse alcun sospetto di inganno.

Infine gli mandò un'ambasciata perché venisse in un determinato luogo a parlare con lui della guerra contro il re. Mitridate, alcuni giorni prima, va in quel luogo e nasconde sotto terra, in diversi punti, separate le une dalle altre, delle spade e contrassegna attentamente quei punti.

Poi, il giorno stesso del colloquio, dopo che avevano parlato per un bel pò di tempo e si erano allontanati in direzioni opposte, e ormai Datarne era distante, Mitridate, affinché non nascesse alcun sospetto, tornò nello stesso posto e li, dove una spada era nascosta sottoterra, si sedette, come se volesse riposarsi per una qualche stanchezza. Poi chiamò indietro Datame fingendo di avere dimenticato qualcosa nel colloquio.

Quindi estrasse la spada che era nascosta e, dopo averla sfoderata, la occultò tra le vesti. A Datarne che arrivava disse che aveva notato un certo posto adatto per gli accampamenti. Mentre lo indicava col dito e quello si girava indietro a guardare, lo trafisse alle spalle con l'arma e lo finì prima che qualcuno potesse soccorrerlo.

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