Serse si ritira la Grecia è salva (Versione latino Nepote)

Serse si ritira la Grecia è salva
Autore: Cornelio Nepote Libente

Hic etsi male rem gesserat, tamen tantas habebat reliquias copiarum, ut etiam tum his opprimere posset hostes.

Iterum ab eodem gradu depulsus est. Nam Themistocles verens, ne bellare perseveraret, certiorem eum fecit id agi, ut pons, quem ille in Hellesponto fecerat, dissolveretur ac reditu in Asiam excluderetur, idque ei persuasit. Itaque qua sex mensibus iter fecerat, eadem minus diebus XXX in Asiam reversus est seque a Themistocle non superatum, sed conservatum iudicavit. Sic unius viri prudentia Graecia liberata est Europaeque succubuit Asia. Haec altera victoria, quae cum Marathonio possit comparari tropaeo. Nam pari modo apud Salamina parvo numero navium maxima post hominum memoriam classis est devicta. Magnus hoc bello Themistocles fuit neque minor in pace. Cum enim Phalerico portu neque magno neque bono Athenienses uterentur, huius consilio triplex Piraei portus constitutus est isque moenibus circumdatus, ut ipsam urbem dignitate aequiperaret, utilitate superaret. Idem muros Atheniensium restituit praecipuo suo periculo. Namque Lacedaemonii causam idoneam nacti propter barbarorum excursiones, qua negarent oportere extra Peloponnesum ullam urbem muros habere, ne essent loca munita, quae hostes possiderent, Athenienses aedificantes prohibere sunt conati. Hoc longe alio spectabat, atque videri volebant. Athenienses enim duabus victoriis, Marathonia et Salaminia, tantam gloriam apud omnes gentes erant consecuti, ut intellegerent Lacedaemonii de principatu sibi cum his certamen fore.

quare eos quam infirmissimos esse volebant
traduzione
Anche se qui aveva condotto l'impresa senza successo, tuttavia Serse disponeva di tante altre truppe da poter sconfiggere con esse anche allora i nemici: fu cacciato nuovamente da Temistocle dalla sua posizione. Temistocle, infatti, temendo che continuasse a combattere, lo informò che sarebbe stato distrutto il ponte che lui aveva fatto costruire sull'Ellesponto e che sarebbe stato così ostacolato nel ritorno in Asia; e lo persuase di questo. Così Serse tornò in Asia in meno di trenta giorni per la stessa strada sulla quale aveva compiuto il viaggio in sei mesi, ed era convinto che Temistocle non lo avesse battuto, ma salvato. In tal modo dall'accortezza di un solo uomo la Grecia fu liberata e l'Asia cedette all'Europa. Questa è la seconda vittoria che si può paragonare al trionfo di Maratona. Infatti allo stesso modo presso Salamina fu sbaragliata da un piccolo numero di navi la flotta più grande a memoria d'uomo. Temistocle in questa guerra fu grande e non fu da meno nella pace. Gli Ateniesi avevano il porto a Falèro, non grande né sicuro; allora per suo suggerimento fu costruito il triplice porto del Pireo che fu circondato di mura sì da uguagliare per magnificenza la stessa città e da superarla per utilità.

Sempre lui fece ricostruire le mura di Atene con grande rischio personale. Infatti gli Spartani, trovato nelle invasioni dei barbari un pretesto plausibile per sostenere che nessuna città, fuori del Peloponneso, doveva avere le mura, perché non ci fossero luoghi fortificati di cui i nemici potessero impadronirsi, tentarono di impedire i lavori di ricostruzione degli Ateniesi. Così provarono a impedire agli Ateniesi di ricostruire le mura. Con ciò perseguivano uno scopo ben diverso da quanto volevano far credere. Gli Ateniesi infatti, con le due vittorie di Maratona e di Salamina, avevano conquistato tanta gloria presso tutti i popoli, che gli Spartani li vedevano come futuri rivali per l'egemonia della Grecia. Per questo volevano che fossero più deboli possibile

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