Sparta si oppone alla fortificazione di Atene (Versione latino Nepote)

Sparta si oppone alla fortificazione
di Atene
Autore: Cornelio Nepote Latina Lectio

Post victoriam contra Persas, cum Athenienses Phalerico portu, neque magno neque bono uterentur, Themistoclis consilio triplex Piraei portus constitutus est isque moenibus circumdatus ut ipsam urbem dignitate aequiperaret, utilitate superaret.

Idem muros Athenarum restituit praecipuo suo periculo. Namque, Persis a Graecia depulsis, Lacedaemonii, causam idoneam nacti, qua negarent oportere ullam urbem extra Peloponnesum muros habere ne essent loca munita, quae barbari, si incursionem facerent, occuparent, Athenienses muros aedificantes prohibere sunt conati. Hoc spectabat longe alio atque videri volebant. Athenienses enim duabus victoriis contra Persas, Marathonia et Salaminia, tantam gloriam apud gentes omnes erant consecuti ut intellegerent Lacedaemonii de principatu sibi cum iis certamen fore. Quare eos quam infirmissimos esse volebant.


Dopo la vittoria contro i Persiani, quando gli Ateniesi si servivano del porto di Falero, né grande né idoneo, fu edificato e pure circondato d mura su proposta di Temistocle il triplice porto del Pireo, così che fosse uguale in grandezza alla stessa città e la superasse in utilità. Egli stesso fece riedificare anche le mura di Atene, con grave rischio per la sua persona. Mandati via, infatti, i Persiani dalla Grecia, gli Spartani, trovato un pretesto idoneo per sostenere che non era opportuno che città alcuna al di fuori del Peloponneso fosse munita di mura, perché non ci fossero luoghi fortificati che i barbari potessero occupare, in caso facessero un’incursione, tentarono di porre il veto agli Ateniesi di costruire le mura. Ciò mirava ad uno scopo molto ben diverso da quello che volevano sembrasse.

Gli Ateniesi, infatti, con 2 vittorie sui Persiani, quelle di Maratona e di Salamina, avevano avuto una gloria così grande presso tutte le popolazioni che gli Spartani si rendevano conto che avrebbero avuto con quelli uno scontro per la lotta. Volevano, perciò, che quelli fossero quanto più possibile indifesi.

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