Temistocle scrive al re Artaserse chiedendo ospitalità (Versione latino Nepote)

Temistocle scrive al Re Artaserse
Autore: Cornelio Nepote Lexis

Thucydides, qui illorum temporum historiam reliquit. et eiusdem civitatis fuit....

Tucidide fu della stessa città di quelli lasciarono la storia di quei tempi, Egli dunque dice che lui giunse da Artaserse e gli mandò una lettera con queste parole:

“(Io) Temistocle son venuto da te, (io) che recai i moltissimi danni di tutti i Grai alla tua casa, fin che fu necessario per me combattere contro tuo padre e difendere la mia patria. Io stesso feci molto maggiori benefici, dopo che io cominciai ed essere al sicuro e lui in pericolo.

Infatti volendo ritornare in Asia, fatto lo scontro presso Salamina, lo informai con lettere che si faceva ciò, che il ponte, che aveva fatto sull’Ellesponto, fosse distrutto e circondato dai nemici; e per questa notizia egli fu liberato dal pericolo. Ora però mi sono rifugiato da te ricercato da tutta la Grecia, chiedendo la tua amicizia.


Ma se la otterrò, mi avrai non meno buon amico, di quanto egli mi abbia sperimentato forte avversario. Ti prego dunque che tu mi dia il tempo di un anno perché tu permetta, passato quel tempo, di venire da te per quelle cose, che voglio trattare con te. ”

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