Virtù e gesta di Timoteo (Versione latino Nepote)

Virtù e gesta di Timoteo
Autore: Cornelio Nepote
o: Corso di lingua latina per il biennio unità 14-25
pag 78 n° 14

Timotheus, Cononis filius, Atheniensis. Hic a patre acceptam gloriam multis auxit virtutibus: fuit enim disertus, impiger, labriosus, rei militaris peritus neque minus civitatis regendae.

Multa huius sunt praeclara facta, sed haec maxime illustria. Olynthios et Byzantios bello subegit. Samum cepit: in quo oppugnando superiori bello Athenienses mille et duecenta talenta consumpserant, id ille sine ulla publica impensa populo restituit. Adversus Cotum bella gessit ab eoque mille et duecenta talenta praedae in publicam rettulit. Cyzicum obsidione liberavit. Ariobarzani simul cum Agesilao auxilio profectus est: a quo cum Laco pecuniam numeratam accepisset, ille cives suos agros atque urbibus augeri maluit quam id sumere, cuius partem domum suam ferre posset. Itaque accepit Crithoten et Sestum. Idem classi praefectus, circumvehens Peloponnesum Laconicen populatus, classem eorum fugavit, Corcyram sub imperium Atheniensium redegit, sociosque idem adiunxit Epirotas, Athamanas, Chaonas omnesque eas gentes, quae mare illud adiacent

Timoteo, figlio di Conone, fu un cittadino Ateniese.

Egli accrebbe la fama ricevuta dal padre con molte doti: infatti fu eloquente, operoso, attivo, esperto nell'arte militare e non meno nella vita politica. Molte sono le sue gloriose imprese, ma soprattutto queste (sono quelle più) importanti: sottomise gli abitanti di Olinto e i Bizantini in guerra. Prese Samo: gli Ateniesi avevano speso mille e duecento talenti nell’espugnazione di quell’isola, Timoteo la rese al popolo senza alcuna spesa pubblica. Diresse la guerra contro Coto e ne riportò mille e duecento talenti di bottino nelle casse dello Stato.

Liberò Cizico da un assedio. Andò insieme con Agesilao in aiuto di Ariobarzane, e mentre lo Spartano aveva ricevuto da questi denaro contante, egli preferì arricchire i suoi cittadini di territori e di città che prendere ciò di cui una parte avrebbe potuto portare a casa sua. Pertanto ebbe Critote e Sesto. Così ebbe Critote e Sesto. Comandante della flotta, circumnavigando il Peloponneso, devastò la Laconia, mise in fuga la flotta spartana, ridusse in potere degli Ateniesi Corcira e aggiunse all'alleanza gli Epiroti, gli Atamani, i Cáoni e tutti i popoli rivieraschi della zona

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