Fine dell'avanzata di Alessandro Magno - LITTERA LITTERAE - VERSIONE Curzio Rufo
Versione LITTERA LITTERAE 1B pag. 247 n°8
Alexander exercitum trans flumen traducturus erat ut bellum continuaret, sed milites belli laboribus tam defatigati erant ut tumultuare inceperint....
Alessandro aveva fatto passare l'esercito al di là del fiume per continuare la guerra, ma i soldati erano stanchi per le fatiche della guerra a tal punto che inizirono a protestare.
Allora Alessandro chiamò i comandanti e tenne un discorso per persuaderli a non cedere alla stanchezza; così concluse: "Resistete soldati: ho intenzione di rendere onore al vostro coraggio e mai sarete ingannati da me". Dopo il discorso di Alessandro ci fu massimo silenzio; in seguito prese la parola Ceno fece un discorso, valente comandante, molto caro ad Alessandro.
Quello ricordò che molti soldati Greci erano stati uccisi o feriti, molti invece erano stati abbandonati a difesa delle città catturate e i restanti erano stati mandati in spedizione.
Dopo che le parole di Ceno avevano suscitato grida e lacrime, Alessandro infiammato per l'ira congedò il concilio e rimase tre giorni in silenzio nella sua tenda. I soldati anche osservarono il silenzio.
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