La battaglia di Maratona (traduzione e analisi verbale)

Μαχομένων δὲ ἐν τῷ Μαραθῶνι χρόνος ἐγίνετο πολύς. Καὶ τὸ μὲν μέσον τοῦ στρατοπέδου ἐνίκων οἱ βάρβαροι, ᾗ Πέρσαι τε αὐτοὶ καὶ Σάκαι τεταγμένοι ἦσαν· testo greco completo

Ma combattendo a Maratona trascorse molto tempo. Ed in mezzo al campo vincevano i barbari, dove i Persiani stessi e i Saci erano stati disposti in schiera;

da quella parte (κατὰ τοῦτο) dunque (μὲν δή) vincevano i barbari e avendo sfondato (sott le schiere) (ῥήξαντες ῥήγνυμι part aor) [li] inseguivano verso il paese interno, invece gli Ateniesi e i Plateesi vincevano ciascuna delle due ali. Vincendo lasciavano (εἴων, ἐάω imperf 3a pl) fuggire (τετραμμένον. part perf acc τρέπω) una parte dei barbari che era stato volto in fuga, ed unendo (συναγαγόντες part aor συνάγω) invece entrambe le ali combattevano (ἐμάχοντο, μάχομαι imperfetto) contro le schiere che avevano fatto irruzione nel mezzo e gli Ateniesi vincevano.

Si difendevano (φεύγω lett presente) ma seguivano (ἕπω regge il dativo) i Persiani uccidendoli, finché arrivati ἀφικόμενοι, ἀφικνέομαι part aor) sul mare prendevano del fuoco e (ἐπιλαμβάνω e genivito) si impadronivano delle navi. In questa battaglia a Maratona morirono fra i Barbari circa seimilaquattrocento uomini, fra gli Ateniesi (genitivo partitivo) invece centonovantadue. (ἔπεσον, πίπτω aor ind act 3a plurale). Tanto numerosi ne caddero da entrambe le parti. Ma avvenne che lì si verificasse una cosa strana:

un ateniese, un uomo ateniese (che si chiamava) Epizelo (che era il) figlio di Cufagora, mentre combatteva nello scontro, comportandosi come un guerriero (valoroso), venne privato della vista pur non essendo stato né colpito da vicino né da lontano in nessuna parte del corpo, e da quel momento trascorse il resto del tempo (della vita) rimanendo (lett essendo) cieco.
(By Vogue)