La caduta della monarchia a Roma (Versione latino Eutropio)
La caduta della monarchia a Roma
versione latino Eutropio
L. Tarquinius Superbus, septimus atque ultimus regum, Volscos, quae gens ad Campaniam euntibus non longe ab urbe est, vicit, Gabios...
Lucio Tarquinio il Superbo, settimo ed ultimo dei re, vinse i Volsci, popolazione che, per coloro che si dirigono verso la Campania, non è lontano dalla città (= Roma), sottomise la città di Gabi e Suessa Pomezia, fece la pace con gli Etruschi e fece costruire il tempio (dedicato) a Giove sul Campidoglio.
Poi, mentre espugnava Ardea, città situata a diciotto miglia da Roma, perse il potere.
Infatti, avendo suo figlio, anch'egli Tarquinio il Giovane, violentato Lucrezia, donna nobilissima e per giunta onestissima, moglie di Collatino, ed essendosi (ella) lamentata di quell'oltraggio col marito, col padre e con gli amici, (questa donna) si uccise davanti a tutti. E per questo motivo Bruto, parente anch'egli di Tarquinio, sollevò il popolo e tolse il potere a Tarquinio.
Ben presto lo lasciò anche l'esercito che assediava insieme a lui la città di Ardea; e il re, mentre veniva in città, essendo state chiuse le porte, fu chiuso fuori e fuggì con (sua) moglie e i suoi figli, dopo aver regnato per ventiquattro anni.
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