Il leone morente - Versione latino di Fedro

Un leone decrepito e sfinito per cui scoccava già l'ora fatale, giaceva immoto nel deserto lito, quando un cinghiale, vistolo di passaggio, sopra il morente s'avventò violentoe, con l'acuta zanna, in un momento, trasse vendetta di un antico oltraggio.

Venne poi un toro, che sfogò a cornate la propria furia sulle membra odiate; ed infine un somaro, vedendo che la belva, a queste onte, non aveva difesa né riparo, a calci le colpì l'altera fronte.

Allor spirando mormorò il leone: «Già mi fu grave sopportare i torti che, a loro confusione, mi han fatto quei due forti;

ma, nel dover patir le offese stolte che, nella mia sventura, mi arrechi tu, vergogna di natura, ahimè, mi sembra di morir due volte. »

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