La scimmia giudice del lupo e la volpe

Quicumque turpi fraude innotuit etiam si verum dicit, amittit fidem. Brevis Aesopi fabula hoc ........ Iudicium neutrum absolvit, utrumque damnavit.

Chiunque è diventato noto per una ignobile frode, anche se dice la verità, perde fiducia. Questa breve favola di Esopo dimostra ciò. Il lupo accusava la volpe, poiché quella aveva commesso il crimine del furto della sua ricchezza.

Mala volpe negava: «Sono innocente, poiché non ho mai commesso il furto». Allora una scimmia siede come giudice tra la volpe e il lupo. Entrambi sostennero la loro causa, la scimmia ascoltò con attenzione [lett:

con animo attento] il reclamo di entrambi ed emise questa sentenza, poiché non credeva né alla volpe né al lupo:

«Tu, o lupo, non hai mai perso la ricchezza; ma tu, o volpe, hai bellamente sottratto ciò che neghi». Il giudizio non prosciolse nessuno dei due, condannò entrambi

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