L'aquila e la cornacchia - Versione latino Fedro

Contro i potenti nessuno è protetto a sufficienza; se poi si aggiunge un consigliere malefico, va in rovina tutto ciò che forza e perversità attaccano.

L'aquila portò in alto una tartaruga. Ma questa aveva nascosto il corpo nella sua casa di corno e così rintanata non poteva essere lesa in alcun modo. Giunge, fendendo l'aria, la cornacchia, e volandole accanto, dice:

«È certo una preda bella grassa quella che hai arraffato con gli artigli; ma se non ti mostrerò che cosa devi fare, ti stancherà inutilmente con il suo notevole peso». Avuta la promessa di una parte, consiglia di rompere su una roccia la dura corazza, lasciandola cadere dall'alto del cielo; dopo averla così fracassata, avrebbe potuto cibarsi facilmente.

Persuasa da queste parole, l'aquila seguì i consigli e divise generosamente il pasto con la sua maestra. Così quella che era stata protetta dal dono di natura, impari contro due, perì miseramente.

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