Lo smargiasso (Versione latino Fedro)

Nuovo comprendere e tradurre c pag 165 n° 245

Duo cum incidissent in latronem milites, unus profugit, alter autem restitit et vindicavit sese forti dextera. Latrone excusso timidus accurrit comes stringitque gladium, dein reiecta paenula

"Cedo" inquit "illum; iam curabo sentiat quos attemptarit. " Tunc qui depugnaverat: "Vellem istis verbis saltem adiuvisses modo; constantior fuissem vera existimans.

Nunc conde ferrum et linguam pariter futilem. Ut possis alios ignorantes fallere, ego, qui sum expertus quantis fugias viribus, scio quam virtuti non sit credendum tuae. " Illi adsignari debet haec narratio, qui re secunda fortis est, dubia fugax.
Due soldati imbattutisi in un bandito, uno fuggì, l'altro però si fermò e si vendicò con la sua forte destra.

Abbattuto il bandito, il compagno accorre timido stringe la spada, poi gettata dietro la mantellina: "Dallo qua, disse; ormai baderò che capisca chi abbia attentato. " Allora chi aveva lottato: "Avrei voluto che avessi aiutato almeno con codeste parole; sarei stato più sicuro pensandole vere. Ora nascondi il ferro e la lingua similmente futile.

Che tu possa ingannare altri che non sanno, io, che ho sperimentato con qunte grando forze tu fugga,
so quanto non sia da credere al tuo valore. " Questo racconto deve essere asseganto a colui,
che è forte in una cosa favorevole, nella dubbia fuggitivo

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