Numa Pompilio secondo Re di Roma

Romuli, primi urbis et imperii conditoris, exitus vitae memorabilis ... Fine: quod vi et iniuria occupaverat, religione atque iustitia gubernaret.

La morte di Romolo, primo fondatore della città e dell'impero fu memorabile. Mentre pronunciava un discorso dinanzi alla città presso la palude della Capra e essendosi sollevata all'improvviso una grande tempesta e essendo venuto meno il sole, fu sottratto dallo sguardo di tutti.

A Romolo successe Numa Pompilio, uomo rinomato per la celebre scrupolosità religiosa, che impartì ai romani i sacrifici le cerimonie ed ogni culto degli dèi immortali.

Egli instituì i pontefici, gl'indovini e tutti gli altri sacerdozi e divise l'anno in dodici mesi; consacrò il tempio della Fiducia e donò ai cittadini il fuoco di Vesta, che le vergini Vestali custodivano con somma scrupolosità, affinchè la fiamma non si estinguesse.

rese il feroce popolo tanto moderato che governò l'impero, che aveva occupato con la forza e con l'oltraggio, con religiosità e giustizia.

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