Artemisia - Gellio versione latino e traduzione

ARTEMISIA
versione latino Gellio e traduzione

egina Mausolum virum amasse supra omnes videtur. Mausolus autem fuit rex terrae Cariae: qui, ubi fato perfunctus est, inter lamente uxoris funere magnifico sepultus est....

Sembra che la regina Artemisia amasse, più di ogni altro, il marito Mausolo. Mausolo, inoltre, fu re della regione caria costui, quando morì (perfugere fato) tra i pianti della moglie, fu onorato con una splendida esequia.

Artemisia, in lacrime per la morte e per la nostalgia del marito, mescolò a dell'acqua la cenere e le ossa di quello, commiste ad incensi e polverizzate, e bevve : si racconta che (Artemisia) manifestò (anche) molti altri segni di amore sviscerato.

Fece costruire anche, per rendere immortale la memoria del marito, quel monumento funerario, che venne (subito) annoverato tra le sette meraviglie del mondo. Nel dedicare tale monumento al marito, sotto la protezione dei Mani, Artemisia indisse anche una gara poetica - vertente su composizioni che contenessero lodi a Mausolo - ed istituì dei premi in denaro. Si dice che a proferire tali lodi convennero uomini d'ingegno insigne, tra i quali - secondo la tradizione - ci furono Teopompo, Teodecte e Nucrite.

C'è anche chi sostiene che, con costoro, gareggiò lo stesso Isocrate, ma che Teopompo, alla fine, ne riuscì vincitore. Rimane ad ora anche una tragedia, intitolata "Mausolo

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