Fabrizio rifiuta il denaro dei Sanniti (Versione latino Gellio)

Fabrizio rifiuta il denaro dei sanniti
Versione latinoVERTE MECUM
numero 221 a pagina 204

Iulius Hyginus in libro de vita rebusque inlustrium virorum sexto legatos dicit a Samnitibus ad C. Fabricium, imperatorem populi Romani,...

Giulio Igino nel sesto libro sulla vita e le imprese degli uomini illustri dice che alcuni ambasciatori da parte dei Sanniti andarono da Gaio Fabrizio, comandante del popolo romano, e, ricordati i molti e grandi benefici che aveva fatto ai Sanniti con bontà e benevolenza dopo aver accordato la pace, gli portarono in dono una grande somma di denaro e lo pregarono di accettarla e di servirsene, e disse che i Sanniti facevano questo poiché vedevano che mancavano molte cose per lo splendore della casa e della mensa e che l'arredo non era abbastanza sontuoso in confronto alla grandezza e al prestigio della sua persona.

Allora Fabrizio portò le mani aperte dalle orecchie agli occhi e subito dopo al naso, alla bocca e alla gola e da lì fino al basso ventre e rispose così agli amabsciatori:

finché avesse potuto resistere e dare ordini a tutte quelle membra che aveva toccato, non gli sarebbe mai mancato nulla; perciò egli non accettava quel denaro, di cui non aveva per niente bisogno, da coloro ai quali sapeva fosse utile.

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