Aristide viene allontanato da Atene

Γραφομένων οὖν τότε των ὀστράκων, λέγεταί τινα τῶν ἀγραμμάτων καὶ παντελῶς... τὸν δῆμον Ἀριστείδου μνησθῆναι. (Versione greco da Plutarco)

TESTO GRECO COMPLETO

Una volta dunque mentre scrivevano i cocci per l'ostracismo (struttura del gen ass) si dice che uno fra gli analfabeti (genitivo partitivo)

e completamente rozzi (ἀναδόντα, ἀναδίδωμι part aor att) dopo aver dato ad Aristide il coccio come a quelli che incontrava, lo esortava (infinito retto da λέγεταί) ad inciderci (ἐγγράψειε, ἐγγράφω ott aor 3a sg) [sott: "il nome di"] Aristide.

Egli meravigliandosi e chiedendo (gen ass) che cosa avesse fatto Aristide di male, : "Nulla, - disse – non conosco quest'uomo, ma sono infastidito sentendolo chiamare da ogni parte "il Giusto."...(CONTINUA)

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