Eracle caccia gli uccelli dalla palude Stinfalide- Versione greco da Ellenisti
Eracle caccia gli uccelli dalla palude Stinfalide
VERSIONE DI GRECO
TRADUZIONE dal libro Ellenisti
TRADUZIONE N. 1
Eracle riceve l'ordine di scacciare via gli uccelli della palude Stinfalide: con arte e perizia compie facilmente l'impresa.
Infatti vi si affollano innumerevoli uccelli, anche i frutti nella vicina regione sono distrutti. Dunque con la violenza è impossibile sottomettere gli animali a causa del loro numero, ma è necessaria l'opera di un'idea ingegnosa.
Perciò Eracle prepara una nacchera di bronzo, e per mezzo di essa da una parte produce un infausto rumore, dall'altra spaventa gli animali: e per la consistenza del rumore fa libera facilmente la palude.
TRADUZIONE N. 2
E racle riceve l'ordine di scacciare gli uccelli dal lago di Stinfalide: con arte e con ingegno riesce facilmente a compiere l'impresa.
Vi si affollano, infatti, e nel territorio vicino distruggono i frutti. Dunque per mezzo della violenza è impossibile che gli animali siano vinti a causa della numerosità degli uccelli, l'opera ho bisogno di un progetto ingegnoso.
Perciò Eracle fa una nacchera bronzea e per mezzo di essa fa un rumore straordinario e spaventa gli animali: e per mezzo della continuità del rumore facilmente rende libero lo stagno.
Traduzione n. 3
Eracle riceve l'ordine di cacciare gli uccelli dalla palude Stinfalide: con l'astuzia e il ragionamento compie facilmente l'impresa.
Vi si affollano infatti innumerevoli uccelli, e danneggiano i frutti della regione vicina. Dunque con la violenza è impossibile vincere gli animali. Per il numero di animeli l'impresa richiede pensiero ingegnoso.
Perciò Eracle fabbrica una nacchera di bronzo, e per mezzo di essa produce un violento rumoree spaventa gli animali: e con la continuità del rumore rende libera la palude.
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