Ermes e lo scultore (Versione greco Esopo)

Ermes e lo scultore versione di greco dell'autore Esopo
Disponiamo di questo titolo ma da 3 libri diversi
(ed hanno testo greco diverso) a volte il titolo è lo stesso
ma il testo può variare

Prima versione dal libro manuale del greco 2 pag 657 n 303
primo rigo : ermès boulomenos gnonai en tìni timè ultimo: toutov soi prosteken doso

Ermes, volendo conoscere in quale stima fosse tenuto presso gli uomini, assunto l'aspetto di un comune mortale, andò nel laboratorio di uno scultore.

E lì, vista una statua di Zeus, chiese quanto costasse. Avendogli lo scultore risposto che costava una dracma, ridendo gli chiese quanto costasse quella di Era.

L'artista gli disse un prezzo maggiore, poi Ermes, vedendo una statua che raffigurava lui, pensando che gli uomini ne facessero una stima alta, visto che lui era anche messaggero e protettore dei guadagni. Perciò domandò quanto costasse;

e lo scultore gli rispose: "Guarda, se mi compri quelle due, questa te la darò in regalo!" La favola si adatta all'uomo vanaglorioso, che però non riscuote nessuna stima presso gli altri.

da altro libro di testo non identificato (ma è disponibile il testo greco per il riferimento) il testo greco è privo di accenti lo riportiamo comunque perché indicativo nel riconoscimento del testo

Ερμης, βουλομενος γιγνωσκειν εν τινι τιμῇ παρα τοις ανθρωποις εἴη εἰσεβαινεν ομοιουμενος αυθροπῳ εις το αγαλματοποιοῦ εργαστηριον....

Ermes, volendo conoscere in quale onore fosse tenuto presso gli uomini somigliando a un uomo andò nel laboratorio di uno scultore.

per prima guardò una statua di zeus e si informò a quanto la vendesse ( quanto costasse). lo scultore disse che costava un dracma. dunque Ermes rise, poi avvicinandosi alla tua statua di era di nuovo domandava a quanto la vendesse.

poiché lo scultore diceva (dicendo) ancora un prezzo maggiore, il dio guardava infine anche la sua statua e pensava la stessa cosa degli uomini. poiché viene annunciato il messaggero degli dei e l'utile dei guadagni, stimare di più.

dunque ugualmente chiedeva a quanto la vendesse la statua di Ermes, lo scultore rispose: "ma se compri le statue di Zeus e Era, questa statua te la regalo!"

ancora da altro libro di testo non identificato
(ma è disponibile il testo greco per il riferimento)

'Ερμῆς βουλόμενος μανθάνειν ἐν τίνι τιμῇ παρὰ τοῖς ἀνθρώποις ἐστίν, ἦκεν ἐφομοιούμενος ᾀνθρώπῳ εἰς ἀγαλματοποιοῦ ἐργαστήριον....

Ermes, volendo capire in quale onore fosse presso gli uomini, arrivò facendosi simile ad un uomo al laboratorio di uno scultore.

E vedendo una statua di Zeus, chiedeva a quanto la vendeva. Poichè lo scultore diceva ( che la vendeva ) ad una dracma, si metteva a ridere e chiedeva a quanto vendeva quella di Era. Poichè lui diceva ( che la vendeva ) a prezzo ancora maggiore, Ermes guardava anche la sua statua e immaginava che gli uomini, poiché era anche messaggero degli déi e protettore del commercio, lo valutassero molto.

Perciò il dio chiedeva a quanto vendesse la statua di Ermes, e lo scultore diceva : " Se compri lo Zeus e l'Era, avrai (sei sul punto di avere... ) in aggiunta anche l'Ermes". La favola è adatta all'uomo vanitoso, che non è in nessun conto presso gli altri.

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