I trenta tiranni decidono di impossessarsi degli averi dei Meteci Lisia

I trenta tiranni decidono di impossessarsi degli averi dei Meteci
Autore: Lisia Sophia
libro SOPHIA
Versione 106
pagina 207

Cefalo, mio padre fu convinto da Pericle a trasferirsi in questa regione, e vi abitò per trent'anni, e né noi né quello intentammo mai un processo a nessuno né fummo mai accusati da qualcuno, ma vivevamo così democraticamente governati che né sbagliavamo verso gli altri né subivamo ingiustizia dagli altri.


Dopo che i Trenta, che erano perfidi e sicofanti, presero il potere, sostenevano che bisognava rendere la città libera dagli ingiusti ed indirizzare il resto dei cittadini alla virtù e alla giustizia, benché dicessero questo, non ardirono farle, io dopo aver parlato di me (di cose che mi riguardano) mi sforzerò di richiamare alla memoria cose che vi riguardano.


Infatti Teognide e Pisone tra i trenta dicevano a proposito dei meteci, che ce n’erano alcuni ostili al governo:

c’era dunque una scusa molto bella per sembrare( per dare l’impressione) di punirli, ma in realtà per arricchirsi. Senza dubbio la città era povera e il governo aveva bisogno di ricchezze.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-31 09:18:10 - flow version _RPTC_G1.3