Discordia tra Pericle e il figlio
Ὁ γὰρ πρεσβύτερος αὐτοῦ τῶν γνησίων υἱῶν Ξάνθιππος, φύσει τε δαπανηρός ὢν καὶ γυναικί νέᾳ καὶ πολυτελεῖ συνοικῶν, Τεισάνδρου θυγατρὶ τοῦ Ἐπιλύκου, χαλεπῶς ἔφερε τὴν τοῦ πατρὸς ἀκρίβειαν, γλίσχρα καὶ κατά μικρόν αὐτῷ χορηγοῦντος...(Plutarco)
Infatti il più anziano dei suoi legittimi figli, Santippo, essendo per natura spendaccione e convivendo con una donna giovane e costosa figlia di Tisandro, di Epilico, sopportava con difficoltà l'avarizia del padre, che gli forniva mezzi scarsi e a poco a poco. Avendo dunque mandato a chiedere a uno degli amici, prese denaro come se Pericle glielo avesse ordinato.
Infatti, un certo pentatleta, avendo colpito involontariamente con un giavellotto Epitimo di Farsalo (lett il Farsalio) e avendolo ucciso, egli (Pericle) trascorse un'intera giornata con Protagora a discutere se, secondo il ragionamento più corretto, si dovesse ritenere maggiormente responsabile del fatto il giavellotto, o chi lo aveva lanciato, oppure gli organizzatori della gara.
Analisi dei verbi contenuti nella versione
ὢν - part. pres. di εἰμί - masch. sing. - valore causale
συνοικῶν - part. pres. di συνοικέω - masch. sing.
ἔφερε - imperf. di φέρω - 3a sing. - azione durativa
χορηγοῦντος - part. pres. di χορηγέω - gen. masch. sing. (gen. assoluto)
πέμψας - part. aor. di πέμπω - masch. sing.
ἔλαβεν - aor. di λαμβάνω - 3a sing.
προσέλαχε - aor. di προσλαγχάνω - 3a sing.
διατεθεὶς - part. aor. di διατίθημι - masch. sing.
ἐλοιδόρει - imperf. di λοιδορέω - 3a sing.
ἀναλῶσαι - inf. aor. di ἀναλίσκω
διαμεῖναι - inf. aor. di διαμένω
ἀπέθανε - aor. di ἀποθνήσκω - 3a sing.
νοσήσας - part. aor. di νοσέω - masch. sing.
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