Il capraio Lamone salva un neonato abbandonato - Longo Sofista versione greco da Ellenion
IL CAPRAIO LAMONE SALVA UN NEONATO ABBANDONATO VERSIONE DI GRECO di Longo Sofista TRADUZIONE dal libro Ellenion
Ἐν τῷδε τῷ ἀγρῷ νέμων αἰπόλος, Λάμων τοὔνομα, παιδίον εὗρεν ὑπὸ μιᾶς τῶν αἰγῶν τρεφόμενον....
In questo podere un capraio di nome Lamone, mentre era al pascolo, trovò un bambino che veniva allattato da una delle sue capre.
Lamone spia attento questo va e vieni, mosso a compassione dal cucciolo così trascurato, finché, a mezzogiorno inoltrato, seguendone le tracce, vede la capra che si è posta sul bambino con cautela, per non fargli male con gli zoccoli, e quello intento a succhiare il latte che scorre, come fossero le mammelle di sua madre. Comprensibilmente stupito, si avvicina e trova un maschietto, grasso e bello, avvolto in fasce così preziose da non giustificare la triste sorte di quell'abbandono:
Il suo primo impulso fu di raccogliere solo gli oggetti utili al riconoscimento e di ignorare il bambino;
Egli, allora, le fa un racconto dettagliato in ogni particolare, spiegando come avesse trovato il piccolo esposto, come lo avesse visto prendere il latte, come si fosse vergognato di abbandonarlo a morte certa. Con il pieno consenso anche di lei, i due nascondono gli oggetti lasciati insieme al bimbo, lo adottano come un figlio e ne affidano lo svezzamento alla capra.
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