Il destino di Mirra e di Adone
Σμύρνα κατὰ μῆνιν Ἀφροδίτης (ἐν οὐδεμιᾷ τιμῇ αὐτὴν ἦγε) ἤρατο τοῦ πατρός, καὶ συνεργὸν λαμβάνουσα τὴν τροφὸν συνηυνάζετο τῷ πατρὶ ἀγνοοῦντι δώδεκα νύκτας....
Mirra per l'ira di Afrodite (infatti non la teneva in nessun onore) si innamorava del padre, aiutandola la nutrice, dormì per dodici notti con suo padre che non la riconosceva (ἀγνοέω).
Ma il padre, quando se ne accorgeva (αἰσθάνομαι imperf), la inseguiva con la spada. Ella incalzata, (περικαταλαμβάνω part pres mp) pregava (ηὔχετο imperf εὔχομαι e regge il dativo) gli dèi di diventare invisibile.
Ma gli dèi avendo pietà di Mirra, la tramutavano in quella pianta che chiamano smirne....(CONTINUA)
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