Il ladro e la vedova - Anthropoi versione greco Esopo

Il ladro e la vedova Libro: Antropoi pagina 58

Ου μονον οι μακροι πλυουτοι αλλα και αι μετριαι ουσιαι ενιοτε τας των κλεπτων επιβουλας ουκ εκφευγουσιν....

Non solo le grandi ricchezze, ma anche le modeste sostanze talvolta non sfuggono alle insidie dei ladri.

Un ladro di notte spezza la serratura della porta e si introduce in una casa solitaria volendone rubare le suppellettili. La padrona della casa è svegliata dal rumore, sorprende il ladro e piange e supplica:

“Abbi compassione, obuono, della sfortuna di una povera vedova; sono misera e povera, infatti, e passo la vita miseramente: nn ho ricchezza, ma spesso digiuna vado a dormire e quasi muoio di fame”. Allora il ladro si vergogna dell’insidia e prova compassione della vedova per la sua cattiva sorte: offre benevolmente tutto il bottino che ha nel sacco alla vedova e se ne va.

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