Le leggi esortano Socrate a non uscire dal carcere
Σκοπει γαρ δη, ω Σωκρατες, ταυτα παραβαινων και εξαμαρτανων, τι αγαθον εργαζη σαυτον η τους επιτηδειους του σαυτου..... Εκει γαρ πλειστη αταξια και ακολασια.
Considera infatti (σκόπει: 2^ sing. imperat. pres. da σκοπέω, valuto) O Socrate se violando o sbagliando queste cose faresti (o anche fai) qualcosa di buono per te stesso o per i tuoi intimi amici. Perché infatti i tuoi amici corrono il pericolo anche questi stessi di fuggire/di andare in esilio e di essere privati della cittadinanza o di perdere gli averi....(continua)
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