Lettera ad un amico in esilio - versione greco

Πώςέχεις ώ φίλε: Έγώ καλώς έχω και σε εύ πράξει ν ελπίζω έν γη ξένη. Σον έκατόν τάλαντα, τεκμήριον της ημετέρας φιλίας....

O amico (mio) tu come stai? Io sto bene (lett. io ho) e spero che tu ti troverai bene in terra straniera.

Ti manderò 100 talenti, (come) prova della nostra amicizia. Inoltre spero di raccontarti presto buone notizie. Se resterai lì, bada di restare in modo molto sicuro.

Se resteremo poveri, spereremo invano che altri ci aiuteranno. Noi eviteremo il disonore, nessuno ci priverà della libertà e danneggerà i nostri beni (le nostre buone azioni). Verrò da te il più presto possibile, tu non affliggerti. Gli dei puniranno i malvagi verso di noi e ti stimeranno.

O amico (mio) fatti coraggio, presto verrò da te e faremo pasto con latte, vino e miele. Trascorreremo la vita tranquilla, zappando la terra come contadini operosi.

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