L'inganno di Policlea - Versione greco da Gymnasion

L'inganno di Policlea
VERSIONE DI GRECO TRADUZIONE dal libro Gymnasion

Επι τους Βοιωτους, οι παλαι την Θεσσαλιαν ωκουν, εστρατευσεν Αιατος ο Φειδιππου, Πολυκλειαν αδελφην εχων, Ηρακλειδαι το γενος αμφω....

Aiato, figlio di Filippo, che aveva una sorella, Policlea, entrambi per stirpe Eraclidi, fece una spedizione militare contro i Beozi che anticamente occupavano la Tessaglia.

Un oracolo era che avrebbe regnato chi, primo della stirpe, avendo attraversato l'Acheloo, avesse messo piede su terra nemica. L'esercito era sul punto di attraversare il fiume. Policlea essendosi fasciata un piede, come se si fosse ferita ad una caviglia, pregò il fratello Aiato di trasportarla oltre il fiume.

Quello non avendo sospettato niente ma volendo aiutare la sorella, affidò lo scudo ai soldati, ma avendo sollevato Policlea, camminava attraverso il fiume amorevolmente. E questa essendo quello arrivato vicino alla riva, avendolo anticipato, saltò giù, e rivolta al fratello disse:

«il regno è il mio premio, secondo il responso del dio, prima di tutti infatti, ho messo piede sulla riva». Aiato essendosi accorto dell'inganno non si adirò, ma si meravigliò della mente della fanciulla.

Traduzione da altro libro diverso

Presso i Beoti, che un tempo abitavano la Tessaglia combattè Aiate figlio di Fedippo, che aveva una sorella di nome Polclea, entrambi Eraclidi per stirpe.

C'era l'oracolo che comandava alla stirpe che per prima oltrepassato l' Acheleo, avesse attaccato battaglia. L 'esercito era sul punto di oltrepassare il fiume. Ma Policlea, fasciatosi il piede come se la caviglia fosse stata ferita, grida al fratello Aiate portarla sul fiume.

Non essendosi fidato di nessuno, ma come volendo aiutare la sorella, affidò lo scudo alle guardie del corpo, sollevata la sorella, oltrepassava il fiume con cura. E quella, essendo trovata vicino alla riva, arrivata saltò ed essendosi volta verso il fratello disse "La regina è il mio dono, secondo l'oracolo del Dio infatti prima di tutti è scesa a terra". Aiate, saputo del inganno, non si adirò, meravigliandosi della astuzia della fanciulla

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