Niobe (versione greco)
Ἀμφίων, ο Θηβων βασιλευς, εγημε Νιόβην, ἣ παῖδας ἑπτὰ, θυγατέρας δὲ τὰς ἴσας ετεκε...
Anfione, re di Tebe sposò Niobe, che (ἣ)/la quale generava sette figli ed uguali (di numero) figlie.
Niobe diceva dunque di essere più felice nei figli di Latona. Latona infuriandosi istigò contro i figli di Niobe non solo Artemide ma anche Apollo. E Artemide uccise le femmine nella casa, mentre Apollo uccise pubblicamente tutti i maschi che si trovavano nel Citerione.
Niobe, lasciando Tebe andava a Sipilo dal padre Tantalo e laggiù dopo aver pregato (εὔχομαι) Zeus, mutò l'aspetto (la forma) in pietra: ed ella versa lacrime dalla pietra di giorno e di notte
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