Omero - ILIADE canto I vv. 223 - 224 - 225

Πηλεΐδης δ' ἐξαῦτις ἀταρτηροῖς ἐπέεσσιν Ἀτρεΐδην προσέειπε, καὶ οὔ πω λῆγε χόλοιο·

225 οἰνοβαρές, κυνὸς ὄμματ' ἔχων, κραδίην δ' ἐλάφοιο, οὔτέ ποτ' ἐς πόλεμον ἅμα λαῷ θωρηχθῆναι οὔτε λόχον δ' ἰέναι σὺν ἀριστήεσσιν Ἀχαιῶν τέτληκας θυμῷ· τὸ δέ τοι κὴρ εἴδεται εἶναι. ἦ πολὺ λώϊόν ἐστι κατὰ στρατὸν εὐρὺν Ἀχαιῶν

230 δῶρ' ἀποαιρεῖσθαι ὅς τις σέθεν ἀντίον εἴπῃ· δημοβόρος βασιλεὺς ἐπεὶ οὐτιδανοῖσιν ἀνάσσεις· ἦ γὰρ ἂν Ἀτρεΐδη νῦν ὕστατα λωβήσαιο. ἀλλ' ἔκ τοι ἐρέω καὶ ἐπὶ μέγαν ὅρκον ὀμοῦμαι· ναὶ μὰ τόδε σκῆπτρον, τὸ μὲν οὔ ποτε φύλλα καὶ ὄζους  235 φύσει,

Ma il pelide invece con parole oltraggiose si rivolgeva all'Atride, non desisteva ancora dall'ira "Tu che hai ubriacato lo sguardo del cane, e il cuore di un cervo, mai di armati alla guerra insieme all'esercito ne di appostarti in agguato con i più forti degli Achei ti senti il coraggio nell'animo: questo ti sembra la morte. Certo che è molto più comodo, nello spazioso accampamento Acheo

apinare premi a chiunque parli diverso da te. Sei un re che divora il suo popolo poiché comandi su gente da nulla.

Certo che è molto più comodo nello spazioso accampamento acheo rapinare premi a chiunque parli diverso da te. Sei un re che divora il suo popolo poiché comandi su gente da nulla. altrimenti adesso figlio di Atreo era l'ultima volta che insolentivi ! (commettevi insolenza). Ma ti dirò una cosa e farò un gran giuramento

in nome di questo scettro, che mai più foglie ne rami metterà una volta che sui monti ha lasciato il suo tronco, ne pià rifiorirà che tutto all'intorno la lama gli ha tolto foglie e corteggia.

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