Una lettera d'amore - versione greco
Ἐγὼ μὰ τὰς Ἐλευσινίας θεάς, μὰ τὰ μυστήρια αὐτῶν, ἅ σοι καὶ ἐναντίον ἐκείνων ὤμοσα πολλάκις, Γλυκέρα, μόνος μόνῃ, ὡς οὐδὲν ἐπαίρω τἀμὰ οὐδὲ βούλομαι σου χωρίζεσθαι, ταῦτα καὶ λέγω καὶ γράφω....
Io, ti giuro in nome delle dee di Eleusi (Demetra), in nome dei loro eventi mistici, rispetto ai quali a te anche più volte degli altri giurai (ὄμνυμι), Glicera, solo a te sola, , non è per darmi importanza, né perché io voglia di separarmi da te che ti dico e metto per iscritto ciò che segue.
Cosa ci sarebbe di più soave per me senza di te? Cosa mi potrei aspettare meglio della tua amicizia?
Cosa potrebbe esaltarmi più del tuo amore, quando anche la nostra ultima vecchiaia mi sembrerà un'eterna giovinezza, grazie al tuo modo di essere, al tuo carattere? Ci sia dato di esser stati giovani insieme, e insieme invecchiare, e, per gli dèi, morire insieme, ma avendone consapevolezza, Glicera, perché nessuno di noi abbia a portarsi nell'Ade alcun rammarico, che l'altro cioè possa avere in vita un piacere ancora.
Non mi accada di provarne, quando tu non ci fossi più! Perché, quale altro bene mi rimarrebbe?
Qui trovi quella tratta dal libro il Greco di Campanini (diversa)
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