Abilità strategica di Labieno

Treviri in Labienum, Caesaris legatum, magnis coactis peditatus equitatusque copii impetum facere parabat; iamque ab eo non longe erant, cum duas venisse legiones a Caesare missas cognoscunt....

I Treviri riunite le milizie di fanteria e di cavalleria più forti si preparavano ad attaccare Labieno (a fare irruzione contro Labieno); ed ormai non erano lontano, da lui, quando vengono a conoscenza che erano giunte due legioni inviate da Cesare.

Collocato dunque l'accampamento, decidono di attendere le truppe ausiliarie dei Germani. Labieno, conosciuto il piano dei nemici, sperando di poter intrecciare battaglia prima dell'arrivo dei Germani, lasciato un presidio per i bagagli, avanza con le milizie più forti contro il nemico.

Tra Labieno ed i Treviri c'era un fiume, che egli stesso non aveva in animo (intenzione) di attraversare e né riteneva che i nemici l'avrebbero attraversato. Frattanto ogni giorno tra i Galli si rafforzava la speranza di aiuti. Allora Labieno disse pubblicamente in consiglio che nel momento estremo non avrebbe provocato la propria sorte e dell'esercito l'indomani, all'alba, avrebbe fatto avanzare l'accampamento e sarebbe tornato alle sue legioni. Queste parole furono riferite al nemico.

Allora Labieno, simulando un grande spavento dei propri soldati, all'alba ordina di spostare l'accampamento con gran fracasso; grazie a tali disposizioni realizzò una partenza simile ad una fuga. Così i Galli furono tratti in inganno e, ritenendo che fosse inutile attendere i rinforzi, non esitarono ad intrecciare battaglia in una posizione sfavorevole. (By Maria D. )

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