Aderbale chiede aiuto contro Giugurta

Die constituta Adherbal hoc modo reclamans dixit: "Patres conscripti, in vestra amicitia exercitum, divitias, munimenta regni mei semper...

Stabilito il giorno Aderbale reclamando in tal modo disse: "Senatori, nella vostra amicizia ho sempre preservato l'esercito, la ricchezza, i baluardi del mio regno, ma lo scellerato Giugurta mi ha espulso dal regno e da tutte le fortune:

così io mi rifuggo in voi e chiedo aiuto, sono stato rigettato da questi confini che il popolo romano diede ai miei avi. Dunque la mia famiglia probabilmente non sarà mai tranquilla?

Vivrà forse sempre nel sangue, nel ferro, nella fuga e andrà in esilio? Per tutto il tempo che i cartaginesi furono potenti, sopportavamo per diritto tutte le cose crudeli, ma, dopo che quella rovina fu rigettata dall'Africa da voi amici, godevamo lieti la pace.

Ecco in verità all'improvviso Giugurta, elevandosi con audacia in disonore e in superbia, uccise mio fratello e rese il regno di costui suo bottino".
(By Maria D. )

Versione tratta da Sallustio, La guerra Giugurtina

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