Aiutati che ... Nettuno ti aiuta

Vir cum servo suo Tarento ad Syracusas navigabat. Repente magna procella erupit: venti et undae eorum naviculam submerxerunt et servum dominumque in aquam proiecerunt.

In undis servus fortiter natabat, eius dominus territus autem flebat et Neptunum deum magno studio invocabat: «Neptune, aquarum domine, nautarum patrone, auxilium tuum invoco! Mihi, viro bono et pio, succurre!

Me et servum meum serva! Gratus tibi semper ero. Multos agnos tibi immolabo; multa dona tibi praebebo; dabo tibi ...». «Tibi interea, domine, - servus ei clamavit - consilium ego do: Neptunum invoca, sed simul brachia move!».

Un uomo con il proprio servo navigava da Taranto a Siracusa. Improvvisamente si scatenò una violenta tempesta: i venti e le onde sommersero la loro barchetta e gettarono in mare il servo ed il padrone.

Il servo nuotava coraggiosamente tra le onde, il suo padrone invece atterrito piangeva ed invocava con gran desiderio il Dio Nettuno:

"Nettuno, Signore delle acque, patrono dei marinai, invoco il tuo aiuto, soccorri me, uomo onesto e pio, salva me ed il mio servo te ne sarò per sempre grato.

Ti immolerò molti agnelli; ti offrirò molti doni; ti darò..." frattanto il servo lo chiamava "Signore" "Io ti dò un suggerimento: invoca Nettuno, ma nello stesso momento nuota."
(By Maria D. )

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