Alboino muore assassinato
Tunc Rosemunda, cum se Alboin in meridie sopori dedisset, magnum in palatio silentium esse praecipiens, omnia alia arma subtrahens, spatam...
Allora Rosmunda, mentre Alboino stava dormendo durante il riposo pomeridiano, prevedendo che ci sarebbe stato grande silenzio nel palazzo, portando via tutte le altre armi, legò coraggiosamente la spada di costui a capo del letto, affinché non fosse sottratta, e, subito dopo il consiglio di Elmichi introdusse l'uccisore Peredeo.
Alboino essendosi svegliato improvvisamente dal sonno, comprendendo la catastrofe che stava per avvenire, allungò la mano verso la spada; non potendo portare via questa strettamente legata, avendo afferrato tuttavia lo sgabello sotto ai piedi, si difese per poco tempo con questo.
Ma ahi! L'uomo bellicoso e di somma audacia, prevalendo per nulla contro il nemico, come uno degli inerti fu ucciso, e morì grazie alla strategia di una donnicciola, lui che per le tante stragi dei nemici era divenuto famoso in guerra.
Il suo corpo fu sepolto tra il pianto e i lamenti dei longobardi sotto la rampa delle scale, che era contigua al palazzo. Gisepelto, che era stato condottiero dei veronesi, aprendo il suo tumulo durante i nostri giorni portò via la sua spada e gli ornamenti.
(By Maria D. )
Versione tratta da Paolo Diacono
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