Altro è parlar di morte altro è morire - GRADUS FACERE - Versione latino

Altro è parlar di morte altro è morire
Versione da Gradus facere

Senex quidam, aetate confectus, olim in silva ligna ceciderat atque gravem sarmentorum fascem humeris sustinens, domum contendebat.

magnum erat pondus, et senex, labore atque itinere fessus, considere coactus est. fasce igitur deposita, secum ipse miserias senectutis considerabat. tandem, aerumnas suas deplorans, mortem clara voce invocabat, ut se omnibus malis liberaret. subito mors adstititet: me invocavisti?inquit" libenter tibi concedam omnia quae optas ". senex perterritus, aerumnarum et laborum immemor, sine ulla mora respondit : " tibi gratias ago, amica;

hoc unum opto: hunc lignorum fascem meis humeris rursus impone
Un vecchio, giunto ormai all'estremo periodo della sua vita, una volta aveva tagliato della legna (letteralmente sarebbe neutro plurale) in un bosco e sostenento la pesante fascina dei rami sulle spalle, si dirigeva a casa, grande era il peso e il veccho indebolito dal lavoro e dal viaggio fu costretto a sedersi. Deposta quindi la fascina, considerava con se stesso le miseriei della vecchiaia, infine compiangendo i suoi affanni, invocava la morte con voce chiara, affinché lo liberasse dai mali, immediatamente la morte arriva:

"Mi hai chiamato?" disse "con piacere ti concederò ciò che tu desideri": Il vecchio spaventato, dimentico dei lavori e degli anni, senza nessun indugio rispose: "ti ringrazio amica" chiedo solo una cosa: rimetti sulle mie spalle quel fascio di li legna.

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