Anche i grandi uomini hanno bisogno di svago

Saepe ex socero meo dicere audivi Laelium fere semper cum Scipione solitum esse rusticari eosque – incredibile dictu – repuerascere solitos esse, cum rus ex urbe tamquam e vinculis evolavissent....

Ho udito spesso da mio suocero, quando egli raccontava che suo suocero Lelio quasi sempre con Scipione erano soliti  occuparsi di lavoro campestri e che - incredibile a dirsi - erano soliti giocare incredibilmente come bambini, quando scappavano dalla città in campagna come fuggissero dalle catene/dai carceri.

Non oso parlare su tali uomini, ma tuttavia  racconta Scevola, che essi erano soliti passeggiare  sulla costa vicino a Gaeta e a Laurento raccogliere le conchiglie e le chiocciole marine abbandonarsi ad ogni distrazione e svago dell'animo. La situazione sta infatti in questi termini, che, come vediamo che gli uccelli modellano e costruiscono nidi, ma poi essi stessi, dopo aver completato qualcosa, al fine di alleggerire la propria fatica, svolazzano di qua e di là liberamente, liberi dal lavoro;

allo stesso modo, i nostri animi, liberi dagli impegni politici e dal lavoro cittadino, gioiscono e desiderano vagare liberi da preoccupazione e fatica.

Versione tratta da Cicerone

Copyright © 2007-2025 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2025 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2025-02-08 08:09:33 - flow version _RPTC_G1.3