Antiquae Italiae dii
Italiae populi multos deos et deas adorant...Viri cum gaudio tempia et statuas Neptuno aedificant.
I popoli dell'Italia adorano molti dei e dee. Diana è la dea e la regina dei boschi. Vesta dei piccoli focolari, Minerva della sapienza.
I Romani dedicano a Saturno tempi dove c'è una grande abbondanza di ricchezze. Mercurio è il messaggero degli dei e compie i suoi doveri con grande diligenza. Tiene nella (mano) destra una verga e conduce le anime ai (verso) luoghi degli Inferi. Gli dei del cielo (superiori) e degli inferi apprezzano la diligenza di Mercurio.
Bacco è presso i romani il dio del vino e del gaudio/divertmento. I contadini a lui immolano vittime sacrificali. I poeti raffigurano Bacco ornato da foglie di edera. Vulcano, dio zoppo, è il patrono dei fabbri/degli artigiani. I romani considerano l'Etna il laboratorio di Vulcano.
Qui prepara con il ferro, argento e oro agli uomini e agli dei, scudi, corazze, spade, infatti gli dei lo amano. Nettuno è il dio delle acque ed è il patrono dei marinai: agita il mare con il tridente e lo placa. Gli uomini costruiscono con gioia/gaudio templi e state a Nettuno.
Gli dei dell'Italia antica
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