Aracne mutata in ragno
Aracne Lydia virgo fuit, non genere nobili clara, sed arte: telas enim mirabili artificio texĕre valebat....
Aracne fu una fanciulla della Lidia, famosa non per la nobile stirpe, ma per l'arte: era infatti capace di tessere le tele con mirabile artificio, tanto che le fanciulle osservavano l'ammirevole opera, le ninfe accorrevano spesso dalle selve e elogiavano la sagace arte.
Una volta la sciocca fanciulla cedette alla puerile vanità e disse: "Se la stessa Minerva avesse gareggiato con me, sarei stata vincitrice con la mia sottile arte". Non appena Minerva udì le parole tanto superbe e stolte, indossò le sembianze e la veste da vecchia e giunse da Aracne.
In primo luogo esortò la fanciulla ad essere soddisfatta delle lodi dei mortali e a non desiderare di gareggiare con le dee, ma la stolta e superficiale fanciulla rispose: "Proferisci vane parole, vecchietta: infatti con la mia arte potrò superare anche le dee". Allora Minerva, avendo lasciato l'aspetto apparente, abbandonò la veste da vecchia e rivelò la sua vera natura divina e, per punire la superbia, percosse la fronte della fanciulla e cosparse il corpo con un medicamento velenoso.
Subito la testa dell'infelice fanciulla divenne più piccola, le gambe dai fianchi apparvero gracili e minute, il ventre cresceva brutto e la misera Aracne fu tramutata in rana: tuttavia conservò la propria arte di poter realizzare le tele.
(By Maria D.)
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