Assalto al palazzo di Priamo
Graeci, Troiam funditus delere volentes, ad infelicis Priami tecta ruerunt et, acta testudine, limen obsederunt: scalas parietibus...
I Greci, volendo distruggere Troia dalle fondamenta, si lanciarono sugli edifici dell'infelice Priamo e, fatta una testuggine, si trattennero sulla soglia:
avvicinarono le scale alle mura, strisciarono sui gradini, con le mani sinistre gettarono gli scudi contro le armi da getto, e con le mani destre afferrarono i tetti della reggia. I Troiani, di contro, strapparono le torri e i comignoli delle case, buttarono giù le travi dorate; altri, strette le armi, occuparono le porte e le custodirono.
Allora un gran timore colse i Troiani, che la fine di Troia fosse già imminente; pertanto tutti accorsero in aiuto della reggia e vollero dare forza agli sconfitti. Poi, sotto la guida di Enea, evasero attraverso i frontoni della cima più elevata, da dove i poveri Troiani gettavano con la mano le armi da getto, dolendosi molto, perché tutte le cose, volendo gli dèi la fine di Troia, erano state annullate.
Ma questi sradicarono la torre nella posizione dritta a precipizio e spinsero. Questa, cadendo all'improvviso, con il tonfo determinò la rovina e cadde largamente sopra le schiere dei Greci: ma alcuni salivano, inoltre non cessavano i sassi, alcun tipo d armi da getto.
(By Maria D. )
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