Augusto disapprova la crudeltà VERSIONE latino tradotta

Augusto disapprova la crudeltà
versione di latino e traduzione dal libro cotidie legere

Seneca philosophus narrat insigne exemplum irae et immanis crudelitatis. Cum Caesar Octavianus Augustus olim apud Vedium Pollionem cenaret,...

Il filosofo Seneca narra un singolare esempio di ira e di immane crudeltà. Una volta Cesare Ottaviano Augusto, pranzando presso Vedio Pollione, uomo assai ricco e crudele, uno dei servi, troppo poco attento, versando da bere al banchetto, ruppe impudentemente un vaso di cristallo.

Subito Vedio, mosso da impetuosa ira, decise di punire l'imprudente servo con una nuova e crudele pena: poiché in una vasca erano allevate per caso molte murene, ordinò ai servi che lo sfortunato garzone fosse gettato lì, affinché fosse loro cibo. Ma poiché il ragazzo era sfuggito alle mani dei carnefici, con smisurata paura e pianto si portò innanzi ai piedi di Cesare.

Implorava e supplicava Cesare a gran voce affinché il suo corpo non fosse cibo delle murene, ma risservasse per lui un altro tipo di morte.

Allora Cesare Ottaviano arrabbiato da tanta crudeltà ordinò ai servi che lasciassero quel poveraccio e che rompessero tutti i bicchieri di cristallo e senza indugio li gettassero nella vasca

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