Augusto era superstizioso (VERSIONE latino Comprendere e tradurre)
Augusto era superstizioso
versione di latino e traduzione
dal libro nuovo comprendere e tradurre
Circa religiones (superstizioni) Augustum talem fuisse accepimus. Tonitrua et fulgura ita expavescebat ut semper secum et ubique pellem...
Circa le superstizioni abbiamo saputo che Augusto fu tale. Si spaventava di tuoni e fulmini tanto che portava sempre con sé la pelle di una foca: infatti pensava che questa fosse un rimedio contro la potenza del cielo.
Ad ogni segno di tempesta si rintanava in un luogo sotterraneo e coperto da volta, poiché una volta durante una marcia notturna era stato spaventato dal passaggio di un fulmine. Non trascurava né i suoi sogni e neppure quelli degli altri su di lui. Nella battaglia di Filippi, sebbene a causa della sua salute cagionevole avesse deciso di non uscire dalla tenda, tuttavia uscì, avvertito dal sogno di un amico.
Ciò gli giovò moltissimo e gli procurò la salvezza. Infatti, dopo aver occupato l’accampamento, i nemici trafissero e lacerarono la sua branda, pensando che fosse sdraiato lì. Egli stesso, per tutta la durata della primavera, vedeva moltissimi e terribili sogni, durante il restante tempo dell'anno più rari e meno spaventosi.
A causa di una visione notturna ogni anno mendicava, in un determinato giorno, dal popolo anche una monetina, porgendo il cavo della mano per prendere l'obolo.
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